 c/o DIYT 2013 – sabato 7 dicembre ore 10,30
c/o DIYT 2013 – sabato 7 dicembre ore 10,30
3 anni fa avevamo allestito un mini laboratorio sul fotovoltaico. Lo riproponiamo in una veste piu’ stringata per questa nuova edizione di Do It Your Trash sabato 7 dicembre.
L’idea e’ di partire da un laboratorio per imparare a conoscere la tecnologia del fotovoltaico. Vorremmo imparare facendo, nell’ottica di comprendere le tecnologie per poterle usare e modificare senza subirle passivamente.
Il workshop si incentrera’ sull’analisi di celle e piccoli pannelli, sugli strumenti di misura, e le componenti di un impianto. Partendo dalla teoria del fotovoltaico, illustrata nella maniera piu’ semplice possibile, arriveremo ad assemblare una struttura per piccoli carichi.
Come partecipare: Il mini corso si svolgera’ a partire dalle 10,30 di sabato, vere e puntuali. Durera’ fino alle 13,30 circa, ci sara’ un pranzo a buffet, per lasciare poi spazio al corteo contro l’inceneritore a Campi Bisenzio. Saranno a disposizione tavoli con saldatori e multimetro. Non serve, anche se e’ gradito, portare la propria attrezzatura. Non si richiede alcune esperienza, ne’ conoscenza specifiche, ma solo buona volonta’ ed interesse. Il workshop ha un numero limitato di posti dovuto al fatto che il materiale a nostra disposizione e’ limitato. E’ gradita quindi la prenotazione via mail ( assemblea @ csaexemerson.it ) o passando presso il csa.

 c/o DoItYourTrash 2013 – Ven 6 dicembre ore 21
c/o DoItYourTrash 2013 – Ven 6 dicembre ore 21
 c/o Brugole e Merletti – sabato 6 aprile, dalle ore 15
c/o Brugole e Merletti – sabato 6 aprile, dalle ore 15 c/o Brugole e Merletti – sabato 6 aprile, dalle ore 15
c/o Brugole e Merletti – sabato 6 aprile, dalle ore 15 Negli ultimi cinquant’anni si e’ fatta strada nelle nostre vite un’insistente idea di progresso. Il benessere individuale si misurava in soldi, macchine e elettrodomestici, la crescente padronanza nell’uso delle tecnologie informatiche ci avrebbe affrancato dalla schiavitù del lavoro. L’informatica e la microelettronica sono state elette a scienze del futuro, i tecnici sacerdoti di una casta oscura. Eppure smontare un computer non è molto diverso da smontare un motore. La tecnologia del progresso era una tecnologia inaccessibile e lontana, determinata dall’alto e guidata da scelte di mercato. Saper lavorare la terra, conoscere i ritmi delle stagioni, essere in grado di intrecciare cesti, riparare macchine diventava il simbolo di un “vecchio mondo”. Il mondo nuovo, quello veloce e elettronico, ci avrebbe liberato: ci avrebbe dato cibo in abbondanza senza farci faticare, ci avrebbe riempito di cianfrusaglie bellissime, di plastica usa e getta, di una frivola e rilassata agiatezza.
Negli ultimi cinquant’anni si e’ fatta strada nelle nostre vite un’insistente idea di progresso. Il benessere individuale si misurava in soldi, macchine e elettrodomestici, la crescente padronanza nell’uso delle tecnologie informatiche ci avrebbe affrancato dalla schiavitù del lavoro. L’informatica e la microelettronica sono state elette a scienze del futuro, i tecnici sacerdoti di una casta oscura. Eppure smontare un computer non è molto diverso da smontare un motore. La tecnologia del progresso era una tecnologia inaccessibile e lontana, determinata dall’alto e guidata da scelte di mercato. Saper lavorare la terra, conoscere i ritmi delle stagioni, essere in grado di intrecciare cesti, riparare macchine diventava il simbolo di un “vecchio mondo”. Il mondo nuovo, quello veloce e elettronico, ci avrebbe liberato: ci avrebbe dato cibo in abbondanza senza farci faticare, ci avrebbe riempito di cianfrusaglie bellissime, di plastica usa e getta, di una frivola e rilassata agiatezza.