Concerto: Tribuna Ludu + Topsy The Great

c/o Brugole e Merletti – sabato 6 aprile, ore 23

Tribuna Ludu (punk moderno Fi) + Topsy The Great (noise strumentale Fi)

Tribuna Ludu
http://www.myspace.com/tribunaludu
I Tribuna Ludu prendono coscienza della propria esistenza durante le selezioni per il Rock Contest 2005 (manifestazione organizzata dall’emittente fiorentina Controradio), riuscendo peraltro a piazzarsi in finale. Nel 2007 vengono selezionati per partecipare all’Heineken Jammin’ Festival ma i loro sogni di gloria sono impietosamente spazzati via da un tifone. Alcuni hanno sostenuto che l’episodio debba essere letto come un chiaro segno di disapprovazione divina. Poco avvezzi a dialogare con il Signore® i tre non danno troppo peso alla cosa e nel corso del 2008 cominciano a lavorare ai brani che costituiranno il loro debutto discografico. “In Etere” è stato pubblicato nell’Aprile 2009 da Danzacosmica/Audioglobe ed ha ricevuto ottime recensioni da riviste specializzate come “Rumore” e “Il Mucchio Selvaggio”. Quattro mesi dopo l’uscita del disco i Tribuna Ludu si sciolgono, giusto in tempo per non doversi sbattere troppo con la promozione. L’intento è quello di venire ricordati dai posteri come eroi di culto. In effetti il gesto procura loro il sempiterno rispetto dell’Inner Circle norvegese. Solo che adesso forse ci hanno ripensato e puntano all’overground, attratti dalla prospettiva di denaro facile, femmine vogliose e successo mainstream. Chiamali fessi.

Topsy The Great
http://www.reverbnation.com/topsythegreat
I Topsy the Great sono un power trio strumentale, si formano a Prato nel 2008, dalle ceneri di due noise bands locali, Just dogs e Funny Noise. Il nome si ispira alla tragica storia di una elefantessa, Topsy, fulminata pubblicamente in central park da Thomas Edison per dimostrare che la corrente alternata era sconsigliata per l’uso domestico. La scelta non è casuale, il sound abrasivo e tagliente dei Topsy è frutto infatti di scelte artistiche/estetiche ben precise e non convenzionali: amplificatori low cost rigorosamente a transistor, pedali autocostruiti, suoni di batteria anacronisticamente 70s.