Brugole e Merletti 2016 – Programma provvisorio

Come ogni anno, tirare le fila del programma di Brugole e Merletti e’ cosa lunga e faticosa..

La piu’ importante novita’ di quest’anno e’ che nella seconda giornata -domenica- Brugole si teletrasportera’ nella Piana di Firenze, un territorio gia’ martoriato negli anni e su cui ora gravano ulteriori progetti di devastazione ambientale.

Ecco insomma il primo programma provvisorio delle due giornate. Via via aggiorneremo con tutti i dettagli, quindi ripassate di qui spesso!

Sabato 28 maggio
c/o NextEmerson

gli orari di alcuni workshop arriveranno quanto prima!

Workshop pratici, officine estemporanee, presentazioni di progetti:

ore 15 Serigrafia su tessuto
ore 16 Legatoria
ore 17 Libreant
ore 18 Nude guitars – Chitarre autocostruite
ore 19 La centralina dell’auto senza segreti
ore 21.30 Emerson Setters Sound System – Howto
… & more!

ore 20.30
cena lussureggiante

transgenre28maggioDa seguire
Transgenre Nights Vol.2
Serata poligenere senza gabbie: ska, northern soul, psycho/rockabilly, classic rock’n’roll, rock steady…. All-you-can-dance!

ore 22.30 live Sgorgo – Ska veterans since 1989
a seguire Emerson Setters Sound System – Impianto autocostruito dal suono profondo e retro’ come la radio di tua nonna.

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Domenica 29 maggio
Gita fuori porta nella Piana

Brugole e Merletti va in trasferta!

Iniziamo a presidiare i terreni. Costruiamo Noi l’unica grande opera utile per gli abitanti: Il Parco della Piana!

Appuntamenti per andare tutti insieme:
ore 10.30 Polo Scientifico, via dell’Osmannoro Sesto Fiorentino (Fi)
oppure
ore 15 partenza dal NextEmerson

Programma della giornata:
dalla mattina – Portiamo e piantiamo alberi, piante, fiori nei terreni minacciati dai progetti nocivi, inceneritore e aeroporto.
ore 13 – pranzo sociale a cura di AxPCN e MammeNoinc
ore 15 – Assemblea della Piana di Firenze che resiste
ore 16 – Musica + spettacolo teatrale: Nessuno, di Massimo Zaccaria

a seguire – I workshop di Brugole e Merletti: La centralina dell’auto senza segreti e Un circuito di scambio diverso.

more info:
https://pianacontronocivita.noblogs.org/
http://mammenoinceneritore.org

Brugole e merletti 2014 – Programma

brugole2014LGMDVen 11 aprile
dalle 19
(apericena inclusa)

Laboratori:

Musica:

Installazioni e varie:

  • Il Piano rugginoso – suona il Makey Makey
  • Macero NO

 

Sab 12 aprile
dalle 12
(pranzo e cena inclusi)

Laboratori:

Musica:

Installazioni e varie:

  • Il Piano rugginoso – suona il Makey Makey
  • Macero NO

…. piu’ tutti i workshop improvvisati e a sorpresa di cui sapremo solo a tempo debito!

Programma provvisorio

Ecco il programma, a questo punto definitivo, di Brugole e Merletti.

Per partecipare ai workshop, fermarsi a dormire e per tutte le altre info date un’occhiata alla sezione Logistica o scrivete a doityourtrash @ inventati.org

[Ven 5 aprile]

 [Sab 6 aprile]

Partecipare ai workshop

Tutti i workshop sono, ovviamente, liberi e gratuiti. Non sono obbligatorie prenotazioni, ma se ci scrivete prima ci aiutate a organizzare meglio il tutto (brugoleemerletti @ autistici.org).

Brugole e Merletti si svolge dentro il NextEmerson, che e’ un luogo occupato e autogestito con una storia ventennale. Lo spirito della due giorni e’ quello del doityourself e dell’autogestione: porta i materiali di cui pensi ci sia bisogno, condividi saperi e attrezzi… e divertiti!

Per ogni dubbio o necessita’ scrivici.

Apericena benefit Hackit06

hackitc/o Brugole e Merletti – venerdi’ 5 aprile, ore 19.30

Apericena benefit Hackit06

23 denunciati per Hackit06
A distanza di sei anni 23 compagni ed attivisti – che insieme ad altre centinaia hanno occupato e reso vivibile lo stabile in cui si è svolto l’Hackmeeting di Parma 2006 – si sono visti recapitare un decreto penale, accusati in base all’articolo 633 del codice penale di “Invasione di terreni od edifici”. Il reato che si contesta loro è, di fatto, quello di aver occupato uno stabile, averlo reso agibile e in parte restaurato; nell’aver costruito bagni, docce e cucina, nell’averlo reso vivibile per la tre giorni dell’evento per poi restituirlo alla città. Questo è esattamente quello che avviene da 16 anni durante ogni HackMeeting, l’annuale raduno della comunità hacker italiana, quando orde di hackers, provenienti da tutta la penisola e non solo, si incontrano per dare vita al libero scambio di saperi, informazioni, tecnologie, corpi, affetti, intensità, guidati dall’insana passione a “metterci le mani dentro”, a non delegare nulla, ad esprimersi in prima persona, in una dimensione collettiva e politica che trova nell’autogestione e nell’autorganizzazione la sua colonna vertebrale. Nonostante sia chiaro l’intento repressivo della digos e della questura di Parma, che ci è sembrata assolutamente zelante (6 anni e passa per un provvedimento è quasi fuori tempo massimo), rispediamo al mittente qualsiasi accusa, ricordando alle questure e ai governanti di tutte le risme, che la nostra forza non si piega a suon di denunce e che anche quest’anno ci ritroveremo in giro per la penisola per continuare a portare avanti le nostre istanze umane e politiche, per continuare ad esprimere la nostra voglia di condivisione e di libera espressione, per continuare a fare dell’hacking il nostro modo di cambiare la realtà. Non ci fate paura. Massima solidarietà ai compagni colpiti da quest’ennesima ondata repressiva.

la comunità HM

Brugole e merletti – 5 e 6 aprile 2013

merletti-fronteNegli ultimi cinquant’anni si e’ fatta strada nelle nostre vite un’insistente idea di progresso. Il benessere individuale si misurava in soldi, macchine e elettrodomestici, la crescente padronanza nell’uso delle tecnologie informatiche ci avrebbe affrancato dalla schiavitù del lavoro. L’informatica e la microelettronica sono state elette a scienze del futuro, i tecnici sacerdoti di una casta oscura. Eppure smontare un computer non è molto diverso da smontare un motore. La tecnologia del progresso era una tecnologia inaccessibile e lontana, determinata dall’alto e guidata da scelte di mercato. Saper lavorare la terra, conoscere i ritmi delle stagioni, essere in grado di intrecciare cesti, riparare macchine diventava il simbolo di un “vecchio mondo”. Il mondo nuovo, quello veloce e elettronico, ci avrebbe liberato: ci avrebbe dato cibo in abbondanza senza farci faticare, ci avrebbe riempito di cianfrusaglie bellissime, di plastica usa e getta, di una frivola e rilassata agiatezza.

Arrivati ad oggi pero’ è sempre piu’ difficile riuscire seriamente a sostenere l’ideologia di un progresso le cui macerie e devastazioni crescono di giorno in giorno. Abitiamo un mondo soffocato dal cemento, dalla plastica e dai rifiuti, la tecnologia, lungi dall’affrancarci, ci ha invece reso ancora piu’ dipendenti e ansiosi.
Traditi da un’idea falsa e inconsistente, ci siamo ritrovati un bel giorno spiazzati, con delle mani sempre piu’ inutili e incapaci di sopravvivere senza un supermercato aperto.
Triste è il futuro, se non impariamo da capo le conoscenze che abbiamo perso, vuote le critiche, se non alleniamo il cervello a una pragmaticità della sopravvivenza.

Dobbiamo riproporci di diventare abili in mille tecniche, utilizzare la curiosita’, ibridare le specializzazioni, recuperare le vecchie capacita’ perdute e unirle alle possibilita’ date dai nuovi strumenti. Una stampante 3D ci aiuterà a riparare un tornio, un software open source ci permettera’ di entrare nella centralina della nostra automobile..
Non e’ importante la tecnica, e’ importante l’approccio. Sporcarsi le mani imparando collettivamente e’ l’essenza dell’autogestione.

Brugole e merletti, 5 e 6 aprile, NextEmerson. Stay tuned…

NoExpo Climate Camp

Sabato 14 maggio – 16.00

Autocostruzione, agricoltura di prossimità e questione energetica sono elementi base per ciò che potremmo definire in maniera barocca ma comprensibile “modello ecosostenibile dal basso”. Nella città di Expo2015 che come tema ha “nutrire il pianeta” si sta cancellando ogni forma possibile di produzione agricola in favore di un progetto di cementificazione che ha come obiettivo la mera creazione di profitto attraverso il circuito mattone/finanza. Expo2015 si presenta come la più grossa operazione di esproprio di ricchezza da un territorio in direzione dei poteri politici, economici e finanziari. A questa aggressione rispondiamo con la riappropriazione di quei territori violentati e la proposta di un’alternativa possibile che abbia come finalità non il profitto ma la sostenibilità ecologica, sociale ed economica.

La partecipazione del NoExpoClimateCamp a DoItYourTrash nasce dalla condivisione di pratiche e obiettivi in opposizione propositiva all’idea odierna di città.

http://www.inventati.org/climatecamp/

Rape metropolitane e Orto diffuso

Domenica 15 maggio dalle 15.00

Community garden: come sovvertire una città, felicemente – Rape metropolitane Milano
http://ortodiffuso.noblogs.org

Orto diffuso. Progetto per una distribuzione e una mappatura di orti nello spazio urbano
L’orto diffuso è un sistema di produzione di piante da orto (e non solo) che parte dai balconi per raggiungere spazi più ampi, che parte dalla città per raggiungere la campagna, che parte da un singolo individuo (o da una famiglia) per creare una rete sociale, dove le competenze di ciascuno possono diventare un patrimonio comune.

La coltivazione di vegetali utili si sta diffondendo sempre di più nelle città. Dopo l’esempio delle città americane, come New York o San Francisco, anche in Italia si sta assistendo a un interesse crescente per questo tipo di coltivazioni. Gli orti sono di fatto diventati una moda, ma in realtà in città come Milano ci sono sempre stati. Sulle piccole parcelle da coltivare a insalata, pomodori. patate, zucchini…era infatti basata l’economia delle famiglie operaie, che sfruttavano gli ampi spazi vuoti della città, o se erano più fortunate quelli messi a disposizione dalla fabbrica o dal comune, per aiutare il bilancio famigliare. Continua a leggere Rape metropolitane e Orto diffuso