Rock’n’ROLL

 

Se ne era accorta la prima volta inciampando per caso in un bicchiere di
plastica accartocciato.

Il rumore era stato un "Crack" sgraziato che l’aveva fatta sussultare.
Era buio, come sempre, la pioggia acida scioglieva gli imballaggi piu’
leggeri producendo un sottile e continuo "Fzzzzz". Rock’n’Roll
continuava ad inciampare nei mille oggetti dispersi in terra e ognuno
produceva un suono che alle sue orecchie arrivava come una scossa elettrica.

Capì con il tempo che i rifiuti di plastica rigida producevano tutti
all’incirca un suono impertinente quando li schiacciavi, le lattine
sapevano variare il timbro a seconda di come le prendevi, i fogli di
alluminio creavano lunghe risonanze metalliche e i barattoli di latta
dovevano essere capovolti per dare il meglio di sè.

Iniziò come posseduta da un invisibile demone a raccogliere oggetti
rumorosi. Il terreno di caccia era il mondo intero, il suo demone
insaziabile dettava i criteri con cui scegliere.

A volte passava giorni interi senza uscire, rintanata nel suo personale
archivio di suoni. Li smontava e rimontava insieme, li assemblava, li
faceva a pezzi, ci saltava sopra. Allenava il suo cervello a ricordare
le seguenze di movimenti che riproducessero l’esatta melodia che il
demone le dettava.

Dopo un mese fu pronta a invitare Vlad al suo primo concerto.

Gli occhi di Vlad erano tristi, ma quella volta li vide febbrili e
agitati. Si spostavano con lei da una lattina a un ciottolo di
terracotta, seguivano su e giù i movimenti della bottiglia di plastica,
pedinavano le vibrazioni dei lacci da scarpe tesi all’inverosimile.

Rock’n’ROLL aveva creato un ritmo che parlava delle loro vite e che dava
corpo ai rimpianti. I suoi concerti divennero sempre più frequenti e
seguiti, Vlad si buttava a capofitto nella folla e altri danzavano
strani balli agitati. Il demone di Rock’n’ROLL mangiò il cuore di tutti
e dettò il suo concitato ritmo ai loro giorni.

Roll – L’architetto

La luce del sole filtrava stanca dall’ingresso, incorniciando l’ombra
degli ultimi cercatori che rientravano da un’altra giornata di
superficie.
Roll, sdraiato su un fianco, il piatto di polpette lasciato lì a
decomporsi, quasi a sottolineare ed inasprire l’odore di fallimento in
cui tutta la sua tana era immersa. Ormai era quasi tre giorni che non
metteva il muso fuori di lì. A niente erano valse le suppliche di sua
madre e di sua sorella.

"La Comunità ha bisogno di te, non puoi
sottrarti alle tue responsabilità". Una frase innocente, sentita mille
volte sui banchi di scuola. Gli ritornò in mente il vecchio professor
R-old, la sua flemmatica camminata negli stretti corridoi, il suo
sorriso profondo, come se fosse a conoscenza di verità che tutto il
resto del mondo ignorava. Bei tempi. Tempi in cui la responsabilità era
una spinta a migliorarsi. la stessa responsabilità che adesso si è
trasformata in un macigno sul suo ventre. “Sei il migliore Roll”,
agoniche le immagini del passato ritornano in una carrellata funesta,
abitando spazi della sua coscienza finora inesplorati. Come la zanna
affilata di un invisibile predatore lo assalivano ogni volta che
tentava di rifugiarsi fra le braccia di un sonno senza sogni. Sei il
migliore. così gli diceva Vlad. Suo fratello.

A niente era valso tutto il tempo passato sui materiali, sempre con le
antenne alzate per captare qualsiasi spunto creativo l’ombra gli
volesse suggerire; tutte le ore passate a catalogare i materiali
organici e i vari rifiuti che un umanità allo sbando disseminava sulla
superficie, tempo perso a studiare le loro caratteristiche e i mille
possibili utilizzi architettonici, mentre gli altri cercatori si
dilettavano in spuntini fuori orario riscaldati dalla nuova luce del
sole. Fra tutti Vlad, con la sua insaziabile curiosità, con la sua
voglia di sperimentare. Già da piccolo aveva manifestato una spiccata
attitudine nell’arte di trasformare gli scarti in cibo commestibile per tutta la comunità. Come un moderno Re
Mida si era fatto largo a gomitate nel clan della cucina, fino a
guadagnarsi la fama del più grande degli Chef.

Poi è bastato un errore di progettazione, una minuscola svista nel
grande progetto d’insieme, una minuscola ma inesorabile falla nel
sistema di ancoraggio, per trasformare Vlad in un doloroso ricordo e
lui, Roll, nel più sofferente dei dannati. Quella sfera mastodontica
doveva incidere il suo nome nella storia dell’architettura. Per
generazioni e generazioni il suo genio si sarebbe rispecchiato sulla
quella superficie perfetta. Invece è rimasta li fuori a decomporsi,
rispecchiando solo il suo immane senso di colpa, per non essere stato abbastanza attento, abbastanza presente.

TDS – Theatre des Sens

Il TdS è un momento, uno spazio, un tempo, dove individualità artistiche con differenti peculiarità si aggregano su un’idea, un progetto, un ambito di ricerca, una sperimentazione.
Poetica ed estetica delle singole performance sono figlie delle individualità che partecipano alla loro composizione. Un prodotto sempre collettivo, costruito con una metodologia condivisa.
L’indagine della contemporaneità e la possibile vicinanza tra arte visiva e performance teatrale sono tra le caratteristiche dei nostri ultimi lavori.

FOSCA

 

www.fosca.eu

Il progetto Fosca è una rete in continua definizione che mira a creare spazi di indagine e riflessione nella cultura contemporanea, attraverso creazioni nell’ambito delle arti performative e visive. Tale progetto trova la sua origine e riconosce una sorta di continuità con alcune realtà ed esperienze di teatro di ricerca e organizzazioni di eventi culturali nel territorio metropolitano toscano (Gogmagog, Anonimascena, E+perform).

Fosca non vuole essere una formazione di persone, piuttosto un insieme di collaborazioni e vissuti, in continua mutazione fra soggetti, linguaggi, territori e ambiti disciplinari. E’ uno spazio mentale che trova la sua manifestazione in azioni concrete nella ricerca artistica e nello studio dei linguaggi della contemporaneità, occupandosi trasversalmente di cultura, educazione, socialità, scienze umane. E’ progetto di creazione, produzione e promozione artistica di spettacoli, laboratori, eventi, momenti di studio, mostre, pubblicazioni, trasmissioni radiofoniche.

RolD

Il sonno scivola via dal corpo in maniera lenta e delicata.
Le quattro del mattino.
Lo sapevo dagli odori. Autunno, le foglie bagnate, un odore
meraviglioso. Ogni ora ha il suo odore. Lo aveva imparato tanto tempo
prima. Muschio e terra. La vita che lentamente si riaddormentava. Lo
stato di passaggio, I momenti migliori di ogni ciclo.
Dove si ricaricano le energie. La pre-azione.
Fuori è un buio dolce, guardo la luna al suo primo quarto.
Mai sentito il silenzio. Per la prima volta, in mezzo al bosco il vero silenzio. Un bagliore.

E solo il tempo di aprire la bocca in un urlo non udibile.

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Pre Hackit 2010

hackit07Quest’anno il pre-hackmeeting, ovvero la riunione preparatoria per l’edizione 2010 di Hackit,
si terra’ a Firenze nei giorni di Do It Your Trash. Una proposta fatta
da DIYT e accolta in lista hackmeeting, per far incontrare queste due
comunita’ che condividono la stessa attitudine alla curiosita’,
all’autogestione e al "metterci le mani dentro".

Ancora non siamo in grado di delineare con precisione i contorni
pratici di questa "fusione", ma eravamo troppo orgogliosi e scalpitanti
per tenerci la notizia per noi.

Intanto un po’ di spiegazioni su cos’e’ Hackit.

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Serpica Naro feat Bera white

Per il do it your trash Serpica naro propone il workshop
Everyone is Serpica Naro: la collezione di cartamodelli open source per realizzare una Shopper a Km0, ovvero che fai tu dove e con chi vuoi!

Il cartamodello è in dimensioni reali e contiene le istruzioni passo per passo, porta un po’ di stoffa da riciclare (o un bel po’ di sacchetti di plastica se la vuoi impermeabile 😉 ) ti spiegheremo come realizzarla. Nei
nostri banchetti sarà possibile acquistarlo da solo oppure all’interno del kit che contiene tutto l’occorente per creare la borsa (ci serve per fare autofinanziamento).

In esclusiva per il do it your trash e con le sapienti manine di Bera White potremo anche serigrafare la shopper con il piu’ pentagramma dell’ammore! Non mancare per saperne di piu’!

***

Serpica Naro è una community dedicata alla moda
autoprodotta, è un brand collettivo che ripensa la produzione di stile oltre la precarietà, è un luogo dove condividere talenti e saperi.

Serpica Naro è una stilista immaginaria apparsa per la prima volta a
febbraio 2005, nel calendario ufficiale della Settimana della Moda di
Milano. Serpica Naro è l’Anagramma di San Precario. A creare Serpica Naro sono stati 200 precari e precarie che lavorano nel mondo della moda e della comunicazione.

Per i dettagli dell’azione che ha beffato la Camera della Moda vai a Serpica Story.

Serpica Naro organizza azioni dirette, ricerche, workshop,
esposizioni. E’ un collettivo di base a Milano ma il suo network si
estende a livello internazionale.

Banner per DoItYourTrash 2.0

Aiutaci a pubblicizzare la seconda edizione di Do It Your Trash !

Ecco i due banner che puoi mettere sul tuo sito o blog (accanto trovi il codice da includere)

Bando di gara per giovani inventori

bando inventori
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<img src="http://noblogs.org/templates/blog_5379/new_rubric/images/banner_inventori.jpg">
</a>

 

 

 

 

 

 

Do It Your Trash: seconda edizione 

(versione trasparente)

banner diyt 2

 
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</a>

 

 

 

 (versione sfondo bianco)

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  </a>

 

 

 

 

 

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