Programma provvisorio

Ecco il programma, a questo punto definitivo, di Brugole e Merletti.

Per partecipare ai workshop, fermarsi a dormire e per tutte le altre info date un’occhiata alla sezione Logistica o scrivete a doityourtrash @ inventati.org

[Ven 5 aprile]

 [Sab 6 aprile]

Oscillatori e piccoli synth

circuit

c/o Brugole e Merletti –  sabato 6 aprile, dalle 15 in poi.

Il gruppo di elettronica occasionale, che come vuole il nome saltuariamente si riunisce nei locali dell’emerson, attrezzera’ un tavolo nel quale strani oggetti emetteranno strani suoni. Anche questo laboratorio e’ arduino oriented.

5 minutes speech corner

speakers-corner-londonc/o Brugole e MerlettiSabato 6 aprile – ore 19

Hai inventato un congegno che nella sua semplicita’ ti ha risolto un’infinita’ di problemi? Hai scoperto il modo per non far impazzire la maionese? Il tuo bisnonno ti ha tramandato il sacro segreto di famiglia per riparare il grammofono? Sai come far smettere il gatto di farsi le unghie sul divano senza doverlo uccidere? Riesci a costruire in cinque minuti un paio di ciabatte utilizzando dei vecchi copertoni?

Sali sullo sgabello e arringa le folle con la tua scoperta da 5 minuti.

Se prima pero’ scrivi a doityourtrash@inventati.org per iscriverti, ci fai felici!

Attenzione pero’… se non son 5 minuti saranno 10, ma se a dimostrare la tua scoperta ci vuole mezz’ora prendi seriamente in considerazione l’idea di scriverci per organizzare un vero e proprio workshop!

Brugole e merletti – 5 e 6 aprile 2013

merletti-fronteNegli ultimi cinquant’anni si e’ fatta strada nelle nostre vite un’insistente idea di progresso. Il benessere individuale si misurava in soldi, macchine e elettrodomestici, la crescente padronanza nell’uso delle tecnologie informatiche ci avrebbe affrancato dalla schiavitù del lavoro. L’informatica e la microelettronica sono state elette a scienze del futuro, i tecnici sacerdoti di una casta oscura. Eppure smontare un computer non è molto diverso da smontare un motore. La tecnologia del progresso era una tecnologia inaccessibile e lontana, determinata dall’alto e guidata da scelte di mercato. Saper lavorare la terra, conoscere i ritmi delle stagioni, essere in grado di intrecciare cesti, riparare macchine diventava il simbolo di un “vecchio mondo”. Il mondo nuovo, quello veloce e elettronico, ci avrebbe liberato: ci avrebbe dato cibo in abbondanza senza farci faticare, ci avrebbe riempito di cianfrusaglie bellissime, di plastica usa e getta, di una frivola e rilassata agiatezza.

Arrivati ad oggi pero’ è sempre piu’ difficile riuscire seriamente a sostenere l’ideologia di un progresso le cui macerie e devastazioni crescono di giorno in giorno. Abitiamo un mondo soffocato dal cemento, dalla plastica e dai rifiuti, la tecnologia, lungi dall’affrancarci, ci ha invece reso ancora piu’ dipendenti e ansiosi.
Traditi da un’idea falsa e inconsistente, ci siamo ritrovati un bel giorno spiazzati, con delle mani sempre piu’ inutili e incapaci di sopravvivere senza un supermercato aperto.
Triste è il futuro, se non impariamo da capo le conoscenze che abbiamo perso, vuote le critiche, se non alleniamo il cervello a una pragmaticità della sopravvivenza.

Dobbiamo riproporci di diventare abili in mille tecniche, utilizzare la curiosita’, ibridare le specializzazioni, recuperare le vecchie capacita’ perdute e unirle alle possibilita’ date dai nuovi strumenti. Una stampante 3D ci aiuterà a riparare un tornio, un software open source ci permettera’ di entrare nella centralina della nostra automobile..
Non e’ importante la tecnica, e’ importante l’approccio. Sporcarsi le mani imparando collettivamente e’ l’essenza dell’autogestione.

Brugole e merletti, 5 e 6 aprile, NextEmerson. Stay tuned…

NomadsMarocco

NomadsMarocco

http://nomadsmarocco.noblogs.org

15 maggio ore 17.00

presentazione del progetto di cooperazione internazionale NomadsMarocco, proiezione di Trashware for Children (riprese e montaggio Teleimmagini), fotografie del viaggio (Alessandro Parente) : analisi dello smaltimento dei rifiuti in due zone molto differenti del Marocco: l’Oasi di Akka (regione di Tata)  e il suq di Inezgane vicino alla costa oceanica. Si istiga al dibattito!

NomadsMarocco e’ un viaggio di solidarietà, un’esperienza interculturale, un progetto di cooperazione dal basso che si fonda sui principi della solidarietà, della condivisione dei saperi, del confronto orizzontale. Nomads Marocco vuole allargare la rete di sostegno tra il territorio bolognese e quello marocchino e lasciare alle comunità locali strumenti utili ad attuare consapevolmente proprie forme di sviluppo differenti e alternative ai modelli culturali, economici, politici e comunicativi che il sistema neoliberista cerca di imporre dappertutto e che riteniamo fallimentari.

NOMADS – Cooperazione internazionale dal basso!!
http://nomads.indivia.net/

NOMADS è un’esperienza nomade, che attraversa i continenti e abbatte i confini dei saperi e delle culture. NOMADS è quello che vogliamo essere: abitanti del mondo e viaggiatori perpetui. E’ una rete informale di persone che dal 2003 ha realizzato numerosi progetti di cooperazione internazionale, sviluppati grazie al supporto dello spazio pubblico autogestito XM24 di Bologna. Gli obiettivi di NOMADS sono legati alla condivisione dei saperi e alla diffusione delle informazioni, allo scopo di favorire il processo di emancipazione delle comunità in resistenza. In questo senso sono stati organizzati corsi di comunicazione, festival di cinema indipendente e vari progetti di cooperazione internazionale in supporto alle lotte sociali dei paesi in cui siamo presenti (Colombia, Messico, Cuba, Costa Rica, Marocco).