Macero NO

c/o Brugole e merletti 2014
Ven 11 e sab 12 aprile

La biblioteca del NextEmerson durante Brugole e merletti aderisce alla campagna Macero NO. Durante tutti e due i giorni troverete un banchino con i titoli scelti tra quelli proposti dagli editori, approfittatene!

da: http://www.deriveapprodi.org/2014/01/macero-no/

Macero NO

Campagna rivolta agli spazi sociali autogestiti e autorganizzati

Avanziamo una proposta a tutti gli spazi sociali animati dai princìpi dell’autogestione e dell’autoproduzione per la costruzione, in ciascuno di essi, di un presidio del sapere basato sulla l’uso e la diffusione dei libri.

immagine macero noL’incontrastato processo di omologazione culturale in atto da un trentennio nel nostro paese sta producendo un devastante impoverimento delle capacità intellettive di milioni di persone. La produzione, la distribuzione, la commercializzazione del libro come principale strumento di diffusione del sapere individuale e sociale sono sconvolti da una incessante concentrazione dei poteri che ne governano i meccanismi di funzionamento. Le librerie indipendenti, fino a un decennio fa luoghi privilegiati della cura e della diffusione della bibliodiversità, stanno subendo una sistematica distruzione o l’assorbimento in quelle di catena di proprietà dei grandi gruppi editoriali. Gli editori indipendenti vedono quotidianamente ridursi gli sbocchi distributivi della loro produzione che si accumula in giacenze il cui costo gestionale diventa insostenibile. Da qui la scelta obbligata di macerare centinaia di migliaia di libri spesso di notevole qualità e pregio.

A questa devastazione occorre reagire con determinazione. Per lunghi decenni i luoghi dell’autogestione e dell’autoproduzione pur scontando molti limiti hanno comunque garantito, logisticamente e politicamente, le espressioni di una resistenza culturale. Questi limiti andrebbero ora interrogati, affrontati. La costruzione di spazi librari al loro interno, strutturati con criteri di serietà e funzionalità, possono essere parte di questo ulteriore passaggio in avanti nell’organizzazione della resistenza.

Il primo passo di un tale progetto potrebbe essere la costruzione in ogni spazio autogestito di un evento che offra la possibilità di acquistare a prezzi scontatissimi (3 euro, di cui 2 destinati all’editore e 1 agli spazi ospitanti) i libri di alcuni editori destinati al macero. Alcune esperienze pilota hanno già dimostrato il successo di questa iniziativa.

Gli editori disponibili a questo progetto sono finora: DeriveApprodi, :duepunti, Alegre, Eleuthera.

Il tavolo di Macgyver

Il tavolo di MacGyverc/o Brugole e merletti 2014
Ven 11 aprile – dalle 22
Sab 12 aprile – dalle 15

Il tavolo di MacGyver e’ il luogo giusto dove portare tutti quegli aggeggi rotti che avevate in casa da anni e che non avevate cuore di buttare. Un vecchio frullatore che non gira piu’, un amplificatore che gracchia, una lampada che non si accende, una sveglia che non suona..

Al tavolo di MacGyver non ci sono riparatori e clienti: si lavora insieme, si smonta, si rimonta, si cerca di capire dove sta il problema e ci si riesce si ripara.

Il tavolo di MacGyver ha solo due regole:

1) O bene bene o male male! Non portate oggetti di valore o di cui non vorreste mettere in gioco la vita. Il riparatore d’azzardo si assume sempre il rischio del fallimento cosi’ come l’ebbrezza della vittoria.

2) Non li abbandonare. Cio’ che porti al NextEmerson ritorna a casa con te. Non vorreste mai vedere questo bellissimo centro sociale trasformato in un’enorme discarica di oggetti abbandonati, vero? Vero?

Brugole e merletti 2014 – Programma

brugole2014LGMDVen 11 aprile
dalle 19
(apericena inclusa)

Laboratori:

Musica:

Installazioni e varie:

  • Il Piano rugginoso – suona il Makey Makey
  • Macero NO

 

Sab 12 aprile
dalle 12
(pranzo e cena inclusi)

Laboratori:

Musica:

Installazioni e varie:

  • Il Piano rugginoso – suona il Makey Makey
  • Macero NO

…. piu’ tutti i workshop improvvisati e a sorpresa di cui sapremo solo a tempo debito!

DIYT 2013 – Sol Levante II – Laboratorio fotovoltaico

fotovoltaicoc/o DIYT 2013 – sabato 7 dicembre ore 10,30

3 anni fa avevamo allestito un mini laboratorio sul fotovoltaico. Lo riproponiamo in una veste piu’ stringata per questa nuova edizione di Do It Your Trash sabato 7 dicembre.

L’idea e’ di partire da un laboratorio per imparare a conoscere la tecnologia del fotovoltaico. Vorremmo imparare facendo, nell’ottica di comprendere le tecnologie per poterle usare e modificare senza subirle passivamente.

Il workshop si incentrera’ sull’analisi di celle e piccoli pannelli, sugli strumenti di misura, e le componenti di un impianto. Partendo dalla teoria del fotovoltaico, illustrata nella maniera piu’ semplice possibile, arriveremo ad assemblare una struttura per piccoli carichi.

Come partecipare: Il mini corso si svolgera’ a partire dalle 10,30 di sabato, vere e puntuali. Durera’ fino alle 13,30 circa, ci sara’ un pranzo a buffet, per lasciare poi spazio al corteo contro l’inceneritore a Campi Bisenzio. Saranno a disposizione tavoli con saldatori e multimetro. Non serve, anche se e’ gradito, portare la propria attrezzatura. Non si richiede alcune esperienza, ne’ conoscenza specifiche, ma solo buona volonta’ ed interesse. Il workshop ha un numero limitato di posti dovuto al fatto che il materiale a nostra disposizione e’ limitato. E’ gradita quindi la prenotazione via mail ( assemblea @ csaexemerson.it ) o passando presso il csa.

DIYT 2013 – Riparare le macchine del caffe’

Macchina_caffec/o DoItYourTrash 2013Ven 6 dicembre ore 21

Workshop pratico su come riparare le macchine del caffe’.

Certo, riparare l’automobile e’ importante, costruire dei pannelli fotovoltaici anche, saper saldare, imparare il funzionamento di mille aggeggi.

Ma senza essere in grado di riparare la macchina del caffe’ siete finiti, rovinati, spacciati per sempre. Il destino del mondo potrebbe dipendere da voi.

Smontiamo una, due, tre, macchine del caffe’, quelle a cialda. Impariamone le differenze e il funzionamento base. Esploriamo i principali pezzi che tipicamente si rompono lasciandovi in preda al panico e allo sconforto.

 

 

Diyt 2013 – The Fainas e Terrorist Bengala Party

fainas-bengala-alfredoc/o DoItYourTrash 2013 – Venerdi’ 6 dicembre
The Fainas + Terrorist Bengala Party + Alfredo Garcia

Terrorist Bengala Party – Surf postatomico da Roma
http://www.youtube.com/watch?v=lzt_gtOcP6M
https://www.facebook.com/dickheadsurfers
http://soundcloud.com/terroristbengalaparty

The Fainas – Primitive R&B from the woods (Fi)
https://www.facebook.com/TheFainas

Alfredo Garcia – Eroi del R’n’R !
http://www.youtube.com/watch?v=jnLYNx5KUVE

DIYT 2013 – PreAperitivi

preaperitiviLe nocivita’ e lo sfruttamento dei territori
A cura del Collettivo Scientifico Autorganizzato e del Collettivo d’Agraria – Firenze

27 novembre
c/o Facolta’ di Agraria
(p.le delle Cascine)
h.20 Apericena
a seguire
incontro/dibattito con alcuni compagni/e e attivisti del movimento NoTav, movimento NoMuos, Assemblea per la Piana.

*****

4 dicembre
c/o Dipartimento di Matematica U.Dini
(Viale Morgagni)
h.17
incontro/dibattito con alcuni compagni/e del collettivo Monte Libero (Monte Amiata) e del Centro di ricerca Rifiuti Zero.
Proiezione e intervento di Pietro Dommarco, autore di Trivelle d’Italia.  A seguire Apericena

 

VERSO ED OLTRE IL CORTEO DEL 7 DICEMBRE A CAMPI BISENZIO.
Lo sviluppo urbano dell’area metropolitana fiorentina, ha portato, negli ultimi decenni, a notevoli stravolgimenti e molti altri ce ne saranno nel prossimo futuro. “Grandi opere” come il tunnel Tav, gli inceneritori di Case Passerini e Selvapiana, i parcheggi interrati di piazza del Carmine e Brunelleschi, rappresentano l’ultima mandata di manovre speculative, a spese del territorio e dei suoi abitanti.
Tanti progetti che si sommano ai mostri del passato come l’invasione di quartieri periferici come Novoli (dove sono sorti il nuovo Tribunale e un polo Universitario) o l’area di Castello. D’altronde in nome del “progresso” e dello “sviluppo economico” si accetta di tutto: prosciugare fiumi e falde acquifere nel Mugello, scavare tunnel sotto la città con il rischio che numerosi edifici crollino o rimangano severamente danneggiati (come d’altronde è successo a Bologna), costruire sempre più centrali Geotermiche sul monte Amiata con le immediate conseguenze, al pari di una qualsiasi altra centrale ad “energia non rinnovabile” di avvelenare l’aria e l’acqua che beviamo, cementificare lo spazio e consumare ogni spazio lasciato alla natura.
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