Apericena benefit Hackit06

hackitc/o Brugole e Merletti – venerdi’ 5 aprile, ore 19.30

Apericena benefit Hackit06

23 denunciati per Hackit06
A distanza di sei anni 23 compagni ed attivisti – che insieme ad altre centinaia hanno occupato e reso vivibile lo stabile in cui si è svolto l’Hackmeeting di Parma 2006 – si sono visti recapitare un decreto penale, accusati in base all’articolo 633 del codice penale di “Invasione di terreni od edifici”. Il reato che si contesta loro è, di fatto, quello di aver occupato uno stabile, averlo reso agibile e in parte restaurato; nell’aver costruito bagni, docce e cucina, nell’averlo reso vivibile per la tre giorni dell’evento per poi restituirlo alla città. Questo è esattamente quello che avviene da 16 anni durante ogni HackMeeting, l’annuale raduno della comunità hacker italiana, quando orde di hackers, provenienti da tutta la penisola e non solo, si incontrano per dare vita al libero scambio di saperi, informazioni, tecnologie, corpi, affetti, intensità, guidati dall’insana passione a “metterci le mani dentro”, a non delegare nulla, ad esprimersi in prima persona, in una dimensione collettiva e politica che trova nell’autogestione e nell’autorganizzazione la sua colonna vertebrale. Nonostante sia chiaro l’intento repressivo della digos e della questura di Parma, che ci è sembrata assolutamente zelante (6 anni e passa per un provvedimento è quasi fuori tempo massimo), rispediamo al mittente qualsiasi accusa, ricordando alle questure e ai governanti di tutte le risme, che la nostra forza non si piega a suon di denunce e che anche quest’anno ci ritroveremo in giro per la penisola per continuare a portare avanti le nostre istanze umane e politiche, per continuare ad esprimere la nostra voglia di condivisione e di libera espressione, per continuare a fare dell’hacking il nostro modo di cambiare la realtà. Non ci fate paura. Massima solidarietà ai compagni colpiti da quest’ennesima ondata repressiva.

la comunità HM

ofPCina: Maquie Maquie

maquic/o Brugole e Merletti – sabato 6 aprile, dalle ore 15
Dimostrazione pratica e giochi collettivi

ofPCina presenta:

Perché fare un altro Makey Makey?

vista una cosa si può provare a ricrearla ..”

Innanzitutto occorre la premessa che il nostro non vuole essere una versione low cost del Makey Makey realizzato dal M.I.T. a cui ci siamo ispirati, sebbene il costo effettivo per la sua costruzione sia intorno ai 2$ contro i 49,95$ dell’originale. E’ piuttosto un tentativo di poter creare qualcosa sfruttando ciò che si ha a disposizione, spesso senza farci caso, come una vecchia tastiera IBM compatibile datata 1997 destinata probabilmente a diventare un ecosistema popolato da acari in cima a qualche armadio polveroso.

Il concetto è che tu sei un componente del circuito, alla stregua dei transistor e delle resistenze, ci sei dentro e puoi azionare le cose semplicemente sfiorandole grazie all’ impercettibile corrente che ti attraversa.
Le applicazioni variano a seconda dei propri gusti, sia che si voglia giocare ad un videogioco con un joypad disegnato su carta con della grafite oppure strimpellare il proprio PC come un pianoforte suonando dei gambi di sedano.

Maquie Maquie
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More info –> http://ofpcina.net/?p=686

C.S.A. – Luci e ombre delle tecnologie informatiche

hack-labc/o Brugole e MerlettiSabato 6 aprile

Il Collettivo Scientifico Autorganizzato di Firenze presenta:

ore 13 Pranzo
ore 14:30 Luci e ombre delle tecnologie informatiche

Le tecnologie informatiche sono da molti anni ormai appannaggio (grazie anche all’avvento delle interfacce grafiche sempre più intuitive e semplici) di grosse fette se non della totalità in alcuni casi della popolazione mondiale.
Ma il loro sviluppo con la ricerca scientifica fino a che punto è neutro?
Qual’è la linea di demarcazione fra utilità pratica di internet e la sua funzione nel controllo sociale?
E” possibile eludere il controllo?
Ne parliamo con il collettivo Autistici/Inventati

Di seguito HackLab aperto
Porta il tuo computer e condividi la tua voglia e/o competenza nello “smanettare”.

L’iniziativa si ripeterà il giorno 10 aprile presso il plesso didattico di Viale Morgagni

5 minutes speech corner

speakers-corner-londonc/o Brugole e MerlettiSabato 6 aprile – ore 19

Hai inventato un congegno che nella sua semplicita’ ti ha risolto un’infinita’ di problemi? Hai scoperto il modo per non far impazzire la maionese? Il tuo bisnonno ti ha tramandato il sacro segreto di famiglia per riparare il grammofono? Sai come far smettere il gatto di farsi le unghie sul divano senza doverlo uccidere? Riesci a costruire in cinque minuti un paio di ciabatte utilizzando dei vecchi copertoni?

Sali sullo sgabello e arringa le folle con la tua scoperta da 5 minuti.

Se prima pero’ scrivi a doityourtrash@inventati.org per iscriverti, ci fai felici!

Attenzione pero’… se non son 5 minuti saranno 10, ma se a dimostrare la tua scoperta ci vuole mezz’ora prendi seriamente in considerazione l’idea di scriverci per organizzare un vero e proprio workshop!

Brugole e merletti – 5 e 6 aprile 2013

merletti-fronteNegli ultimi cinquant’anni si e’ fatta strada nelle nostre vite un’insistente idea di progresso. Il benessere individuale si misurava in soldi, macchine e elettrodomestici, la crescente padronanza nell’uso delle tecnologie informatiche ci avrebbe affrancato dalla schiavitù del lavoro. L’informatica e la microelettronica sono state elette a scienze del futuro, i tecnici sacerdoti di una casta oscura. Eppure smontare un computer non è molto diverso da smontare un motore. La tecnologia del progresso era una tecnologia inaccessibile e lontana, determinata dall’alto e guidata da scelte di mercato. Saper lavorare la terra, conoscere i ritmi delle stagioni, essere in grado di intrecciare cesti, riparare macchine diventava il simbolo di un “vecchio mondo”. Il mondo nuovo, quello veloce e elettronico, ci avrebbe liberato: ci avrebbe dato cibo in abbondanza senza farci faticare, ci avrebbe riempito di cianfrusaglie bellissime, di plastica usa e getta, di una frivola e rilassata agiatezza.

Arrivati ad oggi pero’ è sempre piu’ difficile riuscire seriamente a sostenere l’ideologia di un progresso le cui macerie e devastazioni crescono di giorno in giorno. Abitiamo un mondo soffocato dal cemento, dalla plastica e dai rifiuti, la tecnologia, lungi dall’affrancarci, ci ha invece reso ancora piu’ dipendenti e ansiosi.
Traditi da un’idea falsa e inconsistente, ci siamo ritrovati un bel giorno spiazzati, con delle mani sempre piu’ inutili e incapaci di sopravvivere senza un supermercato aperto.
Triste è il futuro, se non impariamo da capo le conoscenze che abbiamo perso, vuote le critiche, se non alleniamo il cervello a una pragmaticità della sopravvivenza.

Dobbiamo riproporci di diventare abili in mille tecniche, utilizzare la curiosita’, ibridare le specializzazioni, recuperare le vecchie capacita’ perdute e unirle alle possibilita’ date dai nuovi strumenti. Una stampante 3D ci aiuterà a riparare un tornio, un software open source ci permettera’ di entrare nella centralina della nostra automobile..
Non e’ importante la tecnica, e’ importante l’approccio. Sporcarsi le mani imparando collettivamente e’ l’essenza dell’autogestione.

Brugole e merletti, 5 e 6 aprile, NextEmerson. Stay tuned…

Un tempo radioattivo

Sabato 14 maggio – ore 22.00

Angelo Baracca, docente di fisica presso l’Università di Firenze. Esperto su tematiche energetiche, farà un’analisi del disastro nucleare avvenuto in Giappone, della situazione italiana e degli interessi dell’industria nucleare tanto cara al nostro premier.

Angelo Baracca è membro del “Comitato scienzate e scienzati contro la guerra”. Fra le sue pubblicazioni troviamo: “L’Italia torna al nucleare? I costi, i rischi, le bugie” e “A volte ritornano: il nucleare”.

NoExpo Climate Camp

Sabato 14 maggio – 16.00

Autocostruzione, agricoltura di prossimità e questione energetica sono elementi base per ciò che potremmo definire in maniera barocca ma comprensibile “modello ecosostenibile dal basso”. Nella città di Expo2015 che come tema ha “nutrire il pianeta” si sta cancellando ogni forma possibile di produzione agricola in favore di un progetto di cementificazione che ha come obiettivo la mera creazione di profitto attraverso il circuito mattone/finanza. Expo2015 si presenta come la più grossa operazione di esproprio di ricchezza da un territorio in direzione dei poteri politici, economici e finanziari. A questa aggressione rispondiamo con la riappropriazione di quei territori violentati e la proposta di un’alternativa possibile che abbia come finalità non il profitto ma la sostenibilità ecologica, sociale ed economica.

La partecipazione del NoExpoClimateCamp a DoItYourTrash nasce dalla condivisione di pratiche e obiettivi in opposizione propositiva all’idea odierna di città.

http://www.inventati.org/climatecamp/