I have never been in Berlin – performance e installazione
Sotto la produzione di oggetti e materiali considerati culturalmente ed conomicamente inutili, qualcosa si muove. Preciso, fluido, bello, potente.
Un angolo chiuso, una parete trasparente. Uno spazio pieno di carta tritata. Documenti tritati per la legge sulla privacy, errori di stampa che non devono lasciare nessuna traccia. Sotto
la carta si percepisce del movimento, fino a quando nitidamente una figura vestita di nero appare mentre traccia movimenti netti, calmi precisi.
Fuori dall’acquario immagini, che richiamo, incitano, schifano, invogliano.
La calma, l’accogliere per respingere della forma tracciata all’interno dell’acquario.