ARTY JANE FROM THE WASTE

Arty Jane from the waste

 http://www.arty-jane.org

Esiste
un modo di far arte da poco teorizzato, ma già diventato tendenza: si
tratta dell’eco-design. Come
dice la parola questa forma espressiva propone un design ecologico per
un futuro sostenibile. Il
concetto di eco-design è di trasformare materiali di recupero, naturali
e non, per creare oggetti di uso comune. Ma in che cosa consiste
esattamente? I prodotti di partenza possono spaziare da vecchi
pneumatici a bottiglie di vetro, da tubi di cartone a vasetti di yogurt.
Qualsiasi materiale riesce a cambiare aspetto, perché l’originalità di
questa arte è proprio quella di valorizzare la forma ottenuta,
indipendentemente dal materiale usato. Eco-design
oggi è forma espressiva che si avvale di scarti di produzione
industriale o di oggetti dismessi.

BANDO DI GARA PER GIOVANI INVENTORI

*** Attenzione! le scadenze del bando sono indicative… accettiamo ritardi non catastrofici, però sbrigatevi! ***

Inventori vecchi e nuovi, brillanti avventurieri, ingegnosi bimbi perduti, onesti manigoldi e corsari avventati.

La Spettabile Compagnia di DoItYourTrash indice un bando rivolto alle vostre insaziabili menti. Siete scossi dalla febbre del sapere, il fremito dell’agire, il prurito dell’inventare? Avete unito il candore del vapore all’abnegazione di un pistone? O il coraggio di un ingranaggio con una cortese chiave inglese? Avete nei vostri laboratori sotterranei invenzioni geniali, trucchi sapienti e congegni rivoluzionari? Portate i Vostri esperimenti e le Vostre cavie al servizio della DoItYourScienza, collaborate a costruire un mondo nuovo di incredibili meraviglie. I vincoli che metteremo alle Vostre invenzioni non saranno legacci per imbrigliarVi la mente, ma scintille per il Vostro intuito. Realizzate le opere utilizzando materiali di recupero. Riagguantate imballaggi buttati, tuffateVi nei cassonetti, cannibalizzate mostri tecnologici, riadattate il riadattabile e inventate il resto.

La Compagnia DoItYourTrash metterà all’opera una Giuria abile e esperta,
che giudichera’ il Vostro ingegno con i seguenti criteri:

_Riciclaggio dei materiali
Piu’ avrete utilizzato materiali di recupero (compresi chiodi, viti
e tutto quello che serve a tenerla insieme), piu’ risulterete graditi alla Giuria.

_Utilità
Se un’invenzione oltre ad essere bella sara’ anche utile,
otterrete ulteriori punti di gradimento.

_Riproducibilità
La semplicita’ Vi sia amica. Se un oggetto sara’ progettato in maniera
da poter essere facilmente riprodotto da chiunque fara’ felici molti giurati,
che non esisteranno a preferirVi.

La Giuria valutera’ inoltre

_qualità tecnica di costruzione e progettazione
_inventiva
_estetica
_design

 

 COME PARTECIPARE AL BANDO

Entro la meta’ di aprile, dovrete comunicarci la Vostra adesione al bando, conferendoci la ridicola cifra di 5 monete d’euro che verranno da noi investite nei ricchi premi per chi si aggiudichera’ la vittoria. Entro il 7 maggio sarete tenuti ad accompagnare la Vostra opera presso il locali della Compagnia DoItYourTrash (il csa NextEmerson). Una volta nelle nostre mani, verrà fotografata per la santa catalogazione e esposta durante la tre giorni insieme a tutte le altre che ci saranno pervenute. I partecipanti forestieri (che provengono da fuori Florentia), che non possono portarci anticipatamente l’opera, dovranno spedirci alcune foto dell’opera finita e una descrizione piu’ dettagliata. Chi verra’ scoperto a tentare di corrompere la giuria, a fare il baro, mentire e spergiurare, verrà appeso alla forca e non gli verra’ servito il te’.

 

PROGRAMMA PER AREE

 

 [ AREA ESPOSIZIONI ]


Mostra sul nucleare – a cura di http://controilnucleare.noblogs.org/

 

[ SEMINARI E TAVOLI DI LAVORO ]


Fiori e cemento

In un mondo murato dentro al cemento, dove ogni radice fugge disperatamente rincorsa da una ruspa, accaparrarsi un po’ di verde vuol
dire accaparrare ossigeno. Viviamo in citta’ tentacolari, che ingoiano colline sotto i nostri occhi disattenti. mangiamo tecnologia ad ogni pasto, lucidiamo mele come se fossero macchine e vomitiamo gli effetti collaterali di un malriuscito adattamento al progresso.

Un contatto, un racconto, un confronto: alcune esperienze di giardinaggio critico parlano di sè, delle proprie radici e delle proprie gemme.

Partecipano:

Playground (Mi)
Un orto urbano a Milano…

Playground è il terreno di gioco in una città piena solo di polvere e polverosi discorsi che ci fanno venire la tosse e il naso che
cola. E’ necessario scavare e infrangere la crosta dura che ricopre relazioni e sogni, come minatori alla ricerca di ciò che è più
prezioso: la possibilità del gioco, di imparare e condividere. http://playground.noblogs.org

Badili Badola (To)
Badili Badola, Guerrilla Gardening Torino.
Gruppo di Ecoazioni, sostenibilità per l’ Ambiente…

http://badilibadola.wordpress.com/

Gli orti di via Dazzi (Fi)
Orti urbani a Firenze…

Nati nel 2000, dopo un’assemblea di
quartiere, gli orti occupati di via Dazzi sono un’esperimento fertile
di autogestione in un quartiere tormentato dalla feroce speculazione
edilizia fiorentina.


 

[ WORKSHOP ]


Ecofficina

L’anima di DoItYourTrash: il corso di saldatura. L’anno scorso una
ventina di impavidi hanno sfidato scintille e morchia e in un
tour-de-force durato tutti e tre i giorni hanno saldato l’impossibile,
assemblato l’impensabile, costruito il totem dei nostri desideri.

Quest’anno il nostro Dream Team, ha deciso di ripensare un po’ il corso e si è fatto in tre:


Autocostruzione bar

Con legno, ferro e altri materiali
recuperati, costruiremo un bancone da bar per la seconda sala concerti
del NextEmerson (quella grande).


Arredo giardino

Con copertoni e camere d’aria costruiremo tutto l’arredo esterno per il Next Garden: un intreccio tra gomma e natura!


Mobili di cartone

Con vecchi scatoloni e imballaggi di cartone costruiremo i mobili più resistenti del mondo

Come partecipare:
E’ previsto un massimo di 12
partecipante per ciascuno dei tre workshop, quindi sbrigatevi a
iscrivervi o potreste non trovare posto (scrivete a
doityourtrash@inventati.org) – Portatevi guanti e abiti da lavoro,
occhiali protettivi e.. (chi ne ha) attrezzi, saldatori e ferro.
Nessuna abilità iniziale richiesta, se poi siete abili, meglio!



Serpica Naro – La borsa a km 0

Per il do it your trash Serpica naro propone il workshop
Everyone is Serpica Naro: la collezione di cartamodelli open source per realizzare una Shopper a Km0, ovvero che fai tu dove e con chi vuoi!

More info:
 http://doityourtrash.noblogs.org/post/2010/04/08/serpica-naro-feat-bera-white

 


 

Gemma Moss e i corsetti burlesque
(da confermare)

 


 

Do It Your Pc

Seminario su come imparare a rigenerare un vecchio computer con Puppy Linux

More info:

http://doityourtrash.noblogs.org/post/2010/04/02/do-it-your-pc

Come partecipare:

Non
servono abilità specifiche, se non una giusta dose di curiosità. Sono
gradite donazioni di vecchi organi (possibilmente non troppo malati):
schede video, audio, rete, ram, monitor, pc da smembrare, possibilmente
risalenti almeno all’era della rivoluzione industriale.



Sol levante

(workshop sul fotovoltaico)

L’idea e’ di partire da un esperimento per imparare a conoscere
la tecnologia del fotovoltaico. Vorremmo imparare facendo,
nell’ottica di comprendere le tecnologie per poterle usare e modificare senza subirle passivamente.

Il workshop si incentrera’ sull’autocostruzione di un
pannello solare a 36 celle. Partendo dalla teoria del
fotovoltaico, illustrata nella maniera piu’ semplice che riusciremo vorremmo arrivare ad assemblare un pannello solare e a provare
qualche semplice applicazione, ad esempio alimentare alcune luci a led per illuminare il giardino interno del next emerson.

Come partecipare:
Il mini corso si svolgera’ a partire dalle 10,30 di sabato,
si interrompera’ per il pranzo e andra’ avanti nle pomeriggio.

Dalle 10,30 alle 12,30 circa faremo la parte teorica, dalle
14 in avanti il laboratorio.

Saranno a disposizione 4 tavoli con un saldatore ed un multimetro
ciascuno, non serve, anche se e’ gradito, portare la propria attrezzatura.

Non si richiede alcune esperienza, ne’ conoscenza specifiche, ma
solo buona volonta’ ed interesse.

Il workshop ha un numero limitato di posti dovuto al fatto
che il materiale a nostra disposizione e’ limitato. E’ necessaria
quindi la prenotazione via mail (doityourtrash@inventati.org) o passando presso il csa.


 

[ SPETTACOLI E CONCERTI ]

Riciclato circo musicale

"Con lo spirito della sperimentazione sonora continua, utilizzando oggetti che possiamo trovare in casa, in cantina o addirittura rigenerando cose che normalmente sono destinate alla spazzatura, inventiamo i nostri ‘strani’ strumenti. Oltre ad utilizzare ‘arnesi’ creati per tutt’altro che fare musica cambiandone la ‘destinazione d’uso’ costruiamo strumenti musicali piu’ complessi cercando di riprodurre anche quelli convenzionali, come ad esempio e’ stato per la Chiteja, il Bassolardo o la Buzzeria, assemblando o riciclando parti di altri destinati all’oblio o alla discarica."

http://www.riciclatocircomusicale.it

 

 



Teatrino Elettrico

http://www.digicult.it/digimag/article.asp?id=1619

http://www.youtube.com/watch?v=m25nemVz3SE

 



Neem Orchestra

 

 

 

bioemerson – una domenica a basso impatto ambientale

Pieghevole distribuito nel quartiere

E’ passato poco meno di un anno da quando al NextEmerson abbiamo organizzato la prima edizione di Do It Your Trash. Un gioco di parole che univa i rifiuti (trash) e l’attitudine all’autogestione, al fai da te (do it your self). Da poco i giornali avevano smesso di parlare dell’ ”emergenza rifiuti” in Campania, i riflettori si erano spenti, la situazione era tornata nella solita ombra indifferente.

Siamo partiti dalla questione rifiuti perchè eravamo convinti che potesse valere come chiaro esempio di quanto una comunità possa organizzarsi e imparare a migliorare la propria quotidianità senza aspettare maldestre soluzioni calate dall’alto. Soluzioni che, come nel caso di discariche e inceneritori, si sono dimostrate nel tempo catastrofi e fonti di nuovi problemi, forse piu’ gravi ancora.

Siamo stati abituati a spendere i nostri soldi in prodotti effimeri, che in poco tempo diventano rifiuti. Siamo stati abituati a disprezzare i rifiuti, a nasconderli sotto il tappeto cercando di dimenticarci della loro esistenza. Ma i rifiuti sono prima di tutto materiali e in questo presente di risorse in via di estinzione, i materiali sono una delle cose piu’ preziose al mondo.

Durante i tre giorni di Do It Your Trash e nell’anno che è seguito abbiamo riflettuto su come potevamo ridurre l’impatto ambientale del nostro centro sociale. La nostra organizzazione si fonda su base volontaria, nessuno di noi è pagato e non gira alcuna economia di profitto. I tentativi di migliorare questi aspetti passano sempre attraverso un confronto in assemblea, dove ognuno subisce il peso delle decisioni che contribuisce a prendere e dove le strategie vengono pensate e ripensate nel modo più collettivo possibile. Abbiamo intrapreso un percorso insomma, che si scontra con tutte le difficolta’ di una gestione allargata e non autoritaria e con la costante necessità di far capire a quelli che si sentono solo “utenti” come rispettare lo spirito del posto.

Ispirati dalla Rete Rifiuti Zero e altri gruppi o centri sociali, abbiamo iniziato il nostro percorso Rifiuti Zero e di autogestione quotidiana ecologica. Ci piacerebbe raccontare al quartiere in cui viviamo questi piccoli passi, che per noi non sono affatto facili, condividerli restando in attesa di confronti, critiche e consigli. Ci piacerebbe soprattutto raccontare di un modo di fare le cose: l’autogestione.

RIFIUTI ZERO

* Abbiamo sostituito tutti i bicchieri di plastica con bicchieri in PLA, un materiale derivato dalla coltivazione del mais che è perfettamente organico e biodegradabile. I bicchieri sono certificati come frutto di coltivazioni biologiche. Durante l’inverno i bicchieri in PLA usati alimentano una stufa a legna con cui riscaldiamo il bar (sono perfettamente combustibili e non rilasciano sostanze nocive), in estate vengono riciclati attraverso il compostaggio.

Stessa cosa avviene per i piatti in plastica, ma non stiamo ancora trovando una valida alternativa alle posate di plastica.

Siamo in cerca di soluzioni che non favoriscano le monocolture di mais (responsabili di altrettante catastrofi sociali e ambientali), ma che utilizzino scarti delle colture preesistenti (come ad esempio la polpa di cellulosa derivata dalla canna da zucchero).

* Ci siamo autocostruiti dei grandi cassonetti per la raccolta differenziata, in modo che i fruitori del posto possano già a monte effettuare una giusta separazione dei rifiuti (carta, plastica/vetro, indifferenziati). 

* Pratichiamo costantemente la buona abitudine del riuso: molti dei contenitori, degli imballaggi e dei rifiuti in generale, possono in realta’ venire ripensati, smontati e riassemblati per farne oggetti, mobili, opere d’arte, decorazioni..

 

RIDUZIONE DEI CONSUMI

* Abbiamo sostituito tutte le lampadine a incandescenza con quelle a basso consumo. Sostituiremo gradualmente i fari alogeni con quelli a led.

* Stiamo gradualmente sostituendo i vecchi rubinetti della fabbrica in rubinetti nuovi su cui si possano inserire i riduttori di flusso (utili a ridurre il consumo d’acqua).

 

ESPERIMENTI CON TECNOLOGIE ECOLOGICHE

* Durante la prossima edizione di Do It Your Trash (14-15-16 maggio 2010) abbiamo in mente seminari pratici per la costruzione di sound system solari, pannelli solari termici e fotovoltaici, esperimenti di domotica e di elettronica usata per diminuire i consumi…

 

GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALI – FILERA CORTA – ORTICULTURA BIOLOGICA

* Partecipiamo insieme al Cecco Rivolta al Gas "la grande abbuffata", ospitiamo L’ago nel pagliaio, il mercatino biologico e a filiera corta, pratichiamo il recupero all’interno dei mercati ortofrutticoli.

 

APPROCCIO CRITICO 

Siamo consapevoli che tutti i nostri passi sono perfettamente inutili se non tentiamo anche di fermare la catastrofe ecologica che chi ci governa ha in serbo per noi. La nostra attenzione va anche alle lotte contro gli inceneritori, gli ogm, il ritorno al nucleare, le ecomafie, l’urbanizzazione selvaggia e lo scempio che viene quotidianamente fatto sui nostri territori.

DoItYourTrash – 2°edizione

La prima edizione di DoItYourTrash l’abbiamo costruita partendo dai
rifiuti, da quella montagna di rifiuti che nascondiamo sotto il tappeto
delle discariche o che inceneriamo dentro i nostri polmoni.
La prima edizione ci ha regalato tantissime cose. Abbiamo imparato a saldare, a riciclare, a riusare, a compostare.
Ci hanno raccontato di paesi lontani sfruttati per gli elettrodomestici
a noi vicini, delle montagne di balle calate sulla Campania, ci hanno
raccontato anche dei tentativi di sopravvivenza e di riorganizzazione.
Abbiamo passato insieme tre giorni faticosi e intensissimi: alla fine
ci siamo guardati, imbrattati di morchia e stanchi da morire, e abbiamo
assaporato la sensazione di aver costruito una piccola comunità capace
di una quotidianità diversa e migliore.

Ci siamo montati la testa e abbiamo deciso di volere ancora di più.

Nel corso di quest’anno dentro al NextEmerson abbiamo lavorato per
un percorso di Riufiuti Zero. Abbiamo provato e sbagliato e riprovato.
Ci sono ancora tante cose da fare, tante consuetudini da cambiare, ma
la traccia e’ segnata.
Una comunità però non si nutre di rifiuti, e così nella prossima
edizione vogliamo lavorare anche sulle energie, sulle tecnologie da
sfruttare, sul cibo ritrovato, sui tentativi già in atto di passaggio
ad una quotidianità più sensata ed ecologica.
Il filo comune, come sempre, sarà quello dell’autogestione e della
presa in carico diretta delle questioni. In un mondo in crisi, spaesato
e paranoico, trascinato da uomini dispotici e inutili, l’unica
sopravvivenza sta nel sapersi organizzare per cominciare da capo,
questa volta a modo nostro.

Avrete nostre notizie prossimamente….restate in ascolto!

Presidio no inceneritori

termomortalizzatoriSabato 20 febbraio

ore 15.00 –  davanti alla Regione Toscana (Via Cavour – Firenze)

Il Coordinamento dei comitati della Piana Fi-Po-Pt e il Coordinamento
Rifiuti Zero Toscana costa convocano per sabato 20 febbraio un presidio
davanti alla Regione per sostenere le iniziative di Rifiuti Zero e le
alternative all’incenerimento.

 

Questo il comunicato: 

I Comitati che lottano per l’obiettivo Rifiuti Zero e per le
alternative a tutte le forme di incenerimento dei rifiuti
considerando i gravi danni alla salute e all’ambiente provocati dagli inceneritori
e le alternative già attuate e praticabili
chiedono:

  • La
    chiusura immediata dell’inceneritore di Montale e di tutti gli
    impianti di incenerimento e di combustione dei rifiuti attivi in
    Toscana

  • Il
    blocco delle procedure per la realizzazione di impianti
    di incenerimento e di combustione di biomasse e CDR
    previsti

  • La
    messa in atto da
    subito delle
    alternative all’incenerimento che tutelano la salute dei cittadini
    e l’occupazione ed evitano lo spreco delle risorse ambientali,
    come già accade in molte parti d’Italia e d’Europa

  • Il
    rispetto da parte della Regione degli obiettivi di raccolta
    differenziata del 65% entro il 2012 e di riduzione del 15% della
    produzione di rifiuti, per i quali è stata finora inadempiente

  • L’immediata
    cessazione dello spreco di soldi pubblici nella costruzione di
    impianti finalizzati solo a finanziare lobby private e a incassare
    gli incentivi statali (cip6) ai danni dei cittadini

 

 

dom 7 febbraio – Bio Emerson

bio emerson
 
Bio Emerson – Una domenica a basso impatto ambientale
nel pomeriggio
  • Mercatino di quartiere, biologico e a filiera corta
  • Do It Your Trash 2.0 work in progress
  • Apericena Jazz con Shardana (S. Bartoli e I. Montisi) – Musica sarda contaminata dall’avanguardia mitteleuropea

Arcimbaldo

arcimbaldoArcimbaldo -mostra

Aldo Di Bello in arte Arcimbaldo, definito dai media come "il nuovo Arcimboldo" presenta i suoi grotteschi visi-sculture tridimensionali, per lo più realizzati con materiali riciclati, tra cui uno fatto con la spazzatura casalinga dal titolo: " Se sei una munnezza (cioè non ricicli), di munnezza perirai".

http://www.arcimbaldo.it/