ARTY JANE FROM THE WASTE

Arty Jane from the waste

 http://www.arty-jane.org

Esiste
un modo di far arte da poco teorizzato, ma già diventato tendenza: si
tratta dell’eco-design. Come
dice la parola questa forma espressiva propone un design ecologico per
un futuro sostenibile. Il
concetto di eco-design è di trasformare materiali di recupero, naturali
e non, per creare oggetti di uso comune. Ma in che cosa consiste
esattamente? I prodotti di partenza possono spaziare da vecchi
pneumatici a bottiglie di vetro, da tubi di cartone a vasetti di yogurt.
Qualsiasi materiale riesce a cambiare aspetto, perché l’originalità di
questa arte è proprio quella di valorizzare la forma ottenuta,
indipendentemente dal materiale usato. Eco-design
oggi è forma espressiva che si avvale di scarti di produzione
industriale o di oggetti dismessi.

La bruca in trasferta

Durante DoItYourTrash anche l’aspetto culinario non sara’ lasciato al caso..


La Riottosa squat & La Bruca in trasferta

Nel delirio della città cementata, pressofusa, gommata e ferrata ci piace
approvvigionarci dell’eccesso di ogni sorta di produzione; nella convinzione che
il solo modo possibile di impattare stomaci e ambiente che li circonda,
l’estetica dell’ortaggio perfetto ci regala pregevolissime montagne di viveri da
consumare in fretta in abbuffate incontrollate: il rapporto con la scelta si
inverte nel nostro menù, eterodeterminato dal sopravanzare di folle di
raperonzoli e foglie di biete, o scorte di carote e broccolame, a seconda della
sorte, della stagione, dei flussi impazziti dei mercati rionali.
Bilanciarne i contenuti correggendone le storture è affare piacevolissimo,
come arraffare dal nutrizionismo curativo e da macrobioticità più o meno
tradizionali, mescolando, volentieri a patè.
La bruca è una bestia vegana per piacere: il piacere di eliminare la
sopraffazione umana sugli animali.
La bruca è eretica e coerente, per necessità. la bruca è in trasferta, a offerta libera, e does it her trash.

Guerrilla Gardening NextEmerson

guerrilla gardening

Guerrilla Gardening NextEmerson – installazione / workshop

In un mondo murato dentro al cemento, dove ogni radice fugge
disperatamente rincorsa da una ruspa, accaparrarsi un po’ di verde vuol
dire accaparrare ossigeno.
Viviamo in citta’ tentacolari, che ingoiano colline sotto i nostri occhi
disattenti. mangiamo tecnologia ad ogni pasto, lucidiamo mele come se
fossero macchine e vomitiamo gli effetti collaterali di un malriuscito
adattamento al progresso.

Il giardinaggio verticale, i gruppi di guerrilla gardening, il
giardinaggio urbano, sono semplici modi di piantare prospettive. In
questo presente malconcio chi non si ri-inventa e’ destinato a
soccombere con un futuro apocalittico stampato nel proprio orizzonte.
Il balcone sara’ adeguato a serra, i pali della luce trasformati in
terrazzamenti di colture sospese, i rifiuti decomposti in terra fertile.
Non esiste malerba nell’ambiente naturale, non esiste spazio senza vita
in una mente coraggiosa. Non esiste rifiuto inutile in un cervello
allenato alla sopravvivenza.

Alcuni spunti interessanti..