Dal compost nascono i fiori

dal compost nascono i fioriAntonio Di Giovanni – workshop
"I rifiuti prodotti in maggiori quantità sono di origine organica, infatti il 30% di tutto quello che buttiamo è rappresentato da due tipi di scarti, quelli umidi ( frutta, verdura, carne, pasta, fondi di caffè,ecc..) e quelli verdi ( sfalci di giardino, residui di potature, foglie secche,ecc..). Questi, a causa della loro elevata biodegradabilità, se non vengono differenziati a monte possono causare molti problemi, come ad esempio i cattivi odori che sentiamo nei cassonetti o l’inquinamento nelle discariche con produzione di percolati e gas che vengono dispersi nell’ambiente.
Come poter evitare questi problemi?
Com’è possibile trasformare un rifiuto in una risorsa?
 Nel caso dei rifiuti organici si può!
Attraverso la pratica del compostaggio, imitando i processi di degradazione che avvengono in natura, trasformando i nostri scarti organici in compost, un ottimo "concime" per aumentare la fertilità del nostro  terreno.
Scopriremo insieme le varie tecniche di compostaggio, come fare un buon compost in breve tempo e i suoi usi in agricoltura."

Progetto 00

Stefania Settembrini,  Anna Morera, Alessandro Ricci – banchino e workshop permanente

Diamo vita alla nostra dispensa! Quante volte ci siamo trovati con il frigo vuoto, le tasche bucate e non sapere come… riempire la panza??!!
Il Progetto 00 vi propone novità fai da te per vivere bene il quotidiano.
Nei 3 giorni di Do It Your Trash prenderà forma lo Smog Painting di Alessandro Ricci all’urlo di "convertiamo lo smog in verdure!

Lo “00,, propone: 

  • Venerdì sera : Torte + Frittata: Con quello che ti rimane
  • Sabato pranzo: risotto + tisana
  • Sabato sera: risotto + caffè poché
  • Domenica pranzo: Workshop Tagliatelle
  • Domenica pomeriggio: Workshop Dentrificio naturale       

 

Progetto Consumo Critico XM24

XM24 – Workshop

La
vita segreta delle cose è quella che ci ostiniamo a non vedere,
lontana dai riflettori del mercato e dell’informazione. Una storia
che non riusciamo a decifrare, e non vogliamo riconoscere neanche
quando vomita sulle “nostre” coste storie di uomini e donne messi
in fuga dalla barbarie

Le
tematiche Ambientali e quelle connesse alla gestione dei rifiuti in
particolare, si presentano come una formidabile chiave di lettura del
mondo in cui viviamo e forniscono gli strumenti per una critica
radicale del modello di sviluppo dominante. Per comprendere a pieno
il significato di questa affermazione, basterebbe seguire a ritroso
il ciclo di vita di qualche prodotto, tra quelli di largo consumo che
ritroviamo (e buttiamo) comunemente tra rifiuti; ci imbatteremmo con
molta probabilità in storie di “ordinario” sfruttamento, di
devastazione ambientale, di diritti umani violati, ma anche di guerre
dichiarate (o meno) per il controllo e lo sfruttamento delle risorse
necessarie alla loro produzione e per il controllo dei mercati di
sbocco per i prodotti derivati. Miniere, foreste, corsi d’acqua,
risorse energetiche e alimentari, biodiversità: il saccheggio delle
risorse con le quali vengono realizzati molti dei prodotti che ci
circondano, che consumiamo e che gettiamo tra i rifiuti produce
ingiustizia, e acuisce il divario tra i pochi ricchi e i molti
poveri. L’aumento dei flussi migratori dal “sud” verso il
“nord” del mondo ne è uno dei fenomeni più evidenti.

I
rifiuti che produciamo in XM, l’energia e i prodotti che
consumiamo, non fanno eccezione, hanno ognuno una storia da
raccontare, storie di uomini, donne e di lavoro, di territori e
habitat naturali devastati, di saccheggi e conflitti sociali, storie
di paesi “naturalmente ricchi”, resi poveri da chi ne sfrutta (o
ne favorisce lo sfruttamento) le risorse.

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La bruca in trasferta

Durante DoItYourTrash anche l’aspetto culinario non sara’ lasciato al caso..


La Riottosa squat & La Bruca in trasferta

Nel delirio della città cementata, pressofusa, gommata e ferrata ci piace
approvvigionarci dell’eccesso di ogni sorta di produzione; nella convinzione che
il solo modo possibile di impattare stomaci e ambiente che li circonda,
l’estetica dell’ortaggio perfetto ci regala pregevolissime montagne di viveri da
consumare in fretta in abbuffate incontrollate: il rapporto con la scelta si
inverte nel nostro menù, eterodeterminato dal sopravanzare di folle di
raperonzoli e foglie di biete, o scorte di carote e broccolame, a seconda della
sorte, della stagione, dei flussi impazziti dei mercati rionali.
Bilanciarne i contenuti correggendone le storture è affare piacevolissimo,
come arraffare dal nutrizionismo curativo e da macrobioticità più o meno
tradizionali, mescolando, volentieri a patè.
La bruca è una bestia vegana per piacere: il piacere di eliminare la
sopraffazione umana sugli animali.
La bruca è eretica e coerente, per necessità. la bruca è in trasferta, a offerta libera, e does it her trash.

L’oro nero: il Coltan.

il coltanAngelo Calianno – Seminario
Cosa
c’è dietro il minerale che alimenta i nostri cellulari, computers e
video giochi e che è la causa di 4 milioni di morti in Congo?

Qual è la verità dietro questo mercato e perchè fa così paura parlarne? Dove finiscono i rifiuti tecnologici?
Un viaggio in Africa per scoprire una realtà lontana dai misfatti di casa nostra, ma che ci riguarda molto…molto da vicino.

Guerrilla Gardening NextEmerson

guerrilla gardening

Guerrilla Gardening NextEmerson – installazione / workshop

In un mondo murato dentro al cemento, dove ogni radice fugge
disperatamente rincorsa da una ruspa, accaparrarsi un po’ di verde vuol
dire accaparrare ossigeno.
Viviamo in citta’ tentacolari, che ingoiano colline sotto i nostri occhi
disattenti. mangiamo tecnologia ad ogni pasto, lucidiamo mele come se
fossero macchine e vomitiamo gli effetti collaterali di un malriuscito
adattamento al progresso.

Il giardinaggio verticale, i gruppi di guerrilla gardening, il
giardinaggio urbano, sono semplici modi di piantare prospettive. In
questo presente malconcio chi non si ri-inventa e’ destinato a
soccombere con un futuro apocalittico stampato nel proprio orizzonte.
Il balcone sara’ adeguato a serra, i pali della luce trasformati in
terrazzamenti di colture sospese, i rifiuti decomposti in terra fertile.
Non esiste malerba nell’ambiente naturale, non esiste spazio senza vita
in una mente coraggiosa. Non esiste rifiuto inutile in un cervello
allenato alla sopravvivenza.

Alcuni spunti interessanti..

 

Segnali stradali

Segnali stradali

Elisa. Mostra – gioielli

Credo che molte cose che vediamo e tocchiamo tutti i giorni prima di essere oggetti siano materiali.
Materiali che invitano ad intervenire sul loro percorso, ad essere usati dato che hanno la proprietà di prendere forme e utilità diverse.
Elementi che meritano di essere contemplati come qualcosa che puo vivere molto a lungo.
Noi dobbiamo essere soltanto il catalizzatore per le loro molteplici funzioni.
Se nel mio lavoro utilizzo cartelli stradali, non utilizzo soltanto il segnale che sollecita l’attenzione di chi guida una macchina, ma un materiale che ha
vissuto in un certo contesto, silenziosamente, resistendo alle intemperie e agli umori dei passanti, magari piegandosi agli urti di qualche veicolo.

Un oggetto che ha avuto un suo percorso e passando per le mie mani lo porta ancora avanti.

La terra dei fumi

Mostra fotografica e un multimedia.

www.terraproject.net

La
gestione dei rifiuti in Campania è commissariata da 14 anni. Spesso la
gestione dei rifiuti ordinari si lega con lo smaltimento dei rifiuti
speciali lungo il territorio di confine tra la provincia di Caserta e
Napoli. Là dove l’OMS individua il più alto tasso di mortalità per
tumori e malformazioni congenite. Essendo un territorio di confine, il
legame tra la camorra ed il business dei rifiuti è facilitato da un
minore controllo sul territorio.

Proprio
lungo questo territorio si snoda l’asse mediano. Un’arteria extraurbana
di estrema importanza che collega i comuni più significativi della
questione rifiuti: da Pianura ad Acerra, passando per Giugliano,
Aversa, Caivano e tutte le località che maggiormente sono state
martoriate dal disastro ambientale italiano più significativo degli
ultimi trent’anni.

Percorrendo questa strada l’odore acre di plastica bruciata si attacca alla pelle.

Alzando
lo sguardo verso l’orizzonte fumi neri si alzano nell’aria da incendi
di spazzatura e rifiuti tossici…questa è la “Terra Dei Fumi”…

Prima bozza di programma

 

Ecco una prima bozza sparsa e confusa dei contenuti che riempiranno il festival.

Siamo ancora in attesa di ricevere conferme dai partecipanti. Entro breve definiremo tempi, luoghi e dettagli di ciascuna presenza.

Per il momento questo e’ cio’ che sicuramente ci sara’.

trashware

.workshop pratico di costruzione di cantenne con materiale di recupero

incenerimento, smaltimento, gestione industriale delle materie

.contributi dai comitati contro inceneritori e discariche

.pratiche di resistenza quotidiana: autoriduzione delle bollette

.racconti e testimonianze da Napoli e dintorni

.pregi e difetti di biomasse e impianti fotovoltaici

.il coltan e lo sfruttamento del Congo


corso di saldatura

.corso pratico di saldatura con materiali di recupero

cartellonistica diy

.come ti costruisco una cartellonistica da centro sociale con materiali di recupero

sedute di cartone

.workshop pratico sulla costruzione di panche e sedie fatte con cartone recuperato

mostre, installazioni, esposizioni

. cartoni animati

. videowall napoletano

. cartoline campane

. subvertising trash

critical gardening

.installazioni e workshop pratici di giardinaggio verticale, guerrilla gardening e giardinaggio urbano.

termocamino diy

.come costruire un termocamino utilizzando vecchi termosifoni e materiali di recupero

 

la gestione del cibo sara’ affidata alla Riottosa Squat (Fi), a gruppi Food not bombs e a gruppi che praticano la recupe.