bioemerson – una domenica a basso impatto ambientale

Pieghevole distribuito nel quartiere

E’ passato poco meno di un anno da quando al NextEmerson abbiamo organizzato la prima edizione di Do It Your Trash. Un gioco di parole che univa i rifiuti (trash) e l’attitudine all’autogestione, al fai da te (do it your self). Da poco i giornali avevano smesso di parlare dell’ ”emergenza rifiuti” in Campania, i riflettori si erano spenti, la situazione era tornata nella solita ombra indifferente.

Siamo partiti dalla questione rifiuti perchè eravamo convinti che potesse valere come chiaro esempio di quanto una comunità possa organizzarsi e imparare a migliorare la propria quotidianità senza aspettare maldestre soluzioni calate dall’alto. Soluzioni che, come nel caso di discariche e inceneritori, si sono dimostrate nel tempo catastrofi e fonti di nuovi problemi, forse piu’ gravi ancora.

Siamo stati abituati a spendere i nostri soldi in prodotti effimeri, che in poco tempo diventano rifiuti. Siamo stati abituati a disprezzare i rifiuti, a nasconderli sotto il tappeto cercando di dimenticarci della loro esistenza. Ma i rifiuti sono prima di tutto materiali e in questo presente di risorse in via di estinzione, i materiali sono una delle cose piu’ preziose al mondo.

Durante i tre giorni di Do It Your Trash e nell’anno che è seguito abbiamo riflettuto su come potevamo ridurre l’impatto ambientale del nostro centro sociale. La nostra organizzazione si fonda su base volontaria, nessuno di noi è pagato e non gira alcuna economia di profitto. I tentativi di migliorare questi aspetti passano sempre attraverso un confronto in assemblea, dove ognuno subisce il peso delle decisioni che contribuisce a prendere e dove le strategie vengono pensate e ripensate nel modo più collettivo possibile. Abbiamo intrapreso un percorso insomma, che si scontra con tutte le difficolta’ di una gestione allargata e non autoritaria e con la costante necessità di far capire a quelli che si sentono solo “utenti” come rispettare lo spirito del posto.

Ispirati dalla Rete Rifiuti Zero e altri gruppi o centri sociali, abbiamo iniziato il nostro percorso Rifiuti Zero e di autogestione quotidiana ecologica. Ci piacerebbe raccontare al quartiere in cui viviamo questi piccoli passi, che per noi non sono affatto facili, condividerli restando in attesa di confronti, critiche e consigli. Ci piacerebbe soprattutto raccontare di un modo di fare le cose: l’autogestione.

RIFIUTI ZERO

* Abbiamo sostituito tutti i bicchieri di plastica con bicchieri in PLA, un materiale derivato dalla coltivazione del mais che è perfettamente organico e biodegradabile. I bicchieri sono certificati come frutto di coltivazioni biologiche. Durante l’inverno i bicchieri in PLA usati alimentano una stufa a legna con cui riscaldiamo il bar (sono perfettamente combustibili e non rilasciano sostanze nocive), in estate vengono riciclati attraverso il compostaggio.

Stessa cosa avviene per i piatti in plastica, ma non stiamo ancora trovando una valida alternativa alle posate di plastica.

Siamo in cerca di soluzioni che non favoriscano le monocolture di mais (responsabili di altrettante catastrofi sociali e ambientali), ma che utilizzino scarti delle colture preesistenti (come ad esempio la polpa di cellulosa derivata dalla canna da zucchero).

* Ci siamo autocostruiti dei grandi cassonetti per la raccolta differenziata, in modo che i fruitori del posto possano già a monte effettuare una giusta separazione dei rifiuti (carta, plastica/vetro, indifferenziati). 

* Pratichiamo costantemente la buona abitudine del riuso: molti dei contenitori, degli imballaggi e dei rifiuti in generale, possono in realta’ venire ripensati, smontati e riassemblati per farne oggetti, mobili, opere d’arte, decorazioni..

 

RIDUZIONE DEI CONSUMI

* Abbiamo sostituito tutte le lampadine a incandescenza con quelle a basso consumo. Sostituiremo gradualmente i fari alogeni con quelli a led.

* Stiamo gradualmente sostituendo i vecchi rubinetti della fabbrica in rubinetti nuovi su cui si possano inserire i riduttori di flusso (utili a ridurre il consumo d’acqua).

 

ESPERIMENTI CON TECNOLOGIE ECOLOGICHE

* Durante la prossima edizione di Do It Your Trash (14-15-16 maggio 2010) abbiamo in mente seminari pratici per la costruzione di sound system solari, pannelli solari termici e fotovoltaici, esperimenti di domotica e di elettronica usata per diminuire i consumi…

 

GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALI – FILERA CORTA – ORTICULTURA BIOLOGICA

* Partecipiamo insieme al Cecco Rivolta al Gas "la grande abbuffata", ospitiamo L’ago nel pagliaio, il mercatino biologico e a filiera corta, pratichiamo il recupero all’interno dei mercati ortofrutticoli.

 

APPROCCIO CRITICO 

Siamo consapevoli che tutti i nostri passi sono perfettamente inutili se non tentiamo anche di fermare la catastrofe ecologica che chi ci governa ha in serbo per noi. La nostra attenzione va anche alle lotte contro gli inceneritori, gli ogm, il ritorno al nucleare, le ecomafie, l’urbanizzazione selvaggia e lo scempio che viene quotidianamente fatto sui nostri territori.